Lift, di F. Gary Gray

A vent’anni da The Italian Job, Gray torna in Italia per dirigere un action movie a suo modo divertente, purché lo spettatore sia disposto a sospendere il proprio senso dell’incredulità. Su Netflix.

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Dopo Straight Outta Compton nel 2015, Fast & Furious 8 nel 2017 e Men in Black: International nel 2019, non abbiamo ricevuto molte notizie di F. Gary Gray. Tuttavia, a vent’anni di distanza da The Italian Job, il regista è tornato per dirigere Lift, una tra le più costose produzioni Netflix. Si tratta di un heist-movie con un cast corale di tutto rispetto, tra cui spicca il protagonista Kevin Hart, che dopo aver recitato in Un padre, in The Man from Toronto e in Me Time – Un weekend tutto per me, continua la sua collaborazione con la piattaforma streaming di Scotts Valley.

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La trama si apre in una Venezia straordinariamente mascherata, dove il protagonista, Cyrus Whitaker, un ladro professionista, partecipa a un’asta di alto profilo con l’obiettivo di rapire l’enigmatico artista digitale noto come N8. In seguito, Cyrus viene arruolato da una sua ex fiamma, che ora lavora come agente dell’Interpol, per orchestrare un furto che sembra impossibile in cambio dell’immunità totale. La missione consiste nel guidare una squadra di criminali esperti nell’intento di sottrarre 500 milioni in lingotti d’oro ad un temibile miliardario, interpretato da un Jean Reno sempre eccellente nelle sue performance di supporto. La particolarità è che la rapina deve avere luogo a bordo di un aereo in volo ad alta quota. Oltre all’ambientazione insolita, uno degli elementi particolarmente interessanti di Lift è l’inserimento di tecnologie contemporanee nella trama, come ad esempio il furto di un NFT, che si lega profondamente alle dinamiche della storia.

F. Gary Gray dirige un film divertente, ispirandosi al suo collega Rawson Marshall Thurber, che in Red Notice del 2021  aveva ben mescolato elementi di commedia e action movie. Entrambe le pellicole si caratterizzano per il loro humor costante e una struttura narrativa simile che comprende una serie di di eventi inverosimili e svolte intriganti. Lift risulta più affiatato (grazie ad un cast meglio assortito) e viaggia veloce sullo schermo, da Venezia si trasferisce a Londra, scala le imponenti vette di Cortina d’Ampezzo direzione Zurigo e, infine, dopo averci mostrato Madrid sommersa dall’acqua rende “gratuitamente” omaggio alla Toscana, con l’atterraggio di un mega jet privato nel parco del Castello Miramare, che però si trova realmente a Trieste.

Dopo aver visto Lift non si può però affermare che Gray abbia rivoluzionato il genere della commedia d’azione o del film di rapina. Tuttavia, fra aerei agganciati in volo e lingotti d’oro lanciati con paracadute sulle Alpi svizzere, il film scorre e intrattiene il pubblico in salotto. Lo sceneggiatore Daniel Kunka dimostra una profonda conoscenza del genere e lo approccia con l’umiltà di chi sa equilibrarne i diversi elementi, mantenendo l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine.

Ben riuscita la dinamica di squadra tra gli attori, che interpretano in modo convincente i cliché dei propri personaggi. Kevin Hart brilla in un ruolo che si spinge oltre i confini della solita commedia demenziale, avvicinandosi di più all’immagine di un vero protagonista classico. Il cast si arricchisce ulteriormente con la presenza di Vincent D’Onofrio (sublime nella scena in cui imita l’espressione di Cyrus innamorato) e due figure di spicco provenienti dal panorama di Netflix: Úrsula Corberó, nota per il suo ruolo in La casa di carta, e Paul Anderson, conosciuto come Arthur in Peaky Blinders.

Lift è un film che ha tutte le carte in regola per catturare l’attenzione degli spettatori di Netflix, in particolare quelli che hanno apprezzato i film della serie Now You See Me – I maghi del crimine e i vari episodi di Mission Impossible. Il film brilla nella sua capacità di mescolare effetti speciali e scene d’azione al ritmo di un videogioco, il tutto condito con un pizzico di ironia. Ricco di omaggi (specialmente verso Thurber) e di buchi nella logica narrativa, Lift riesce a essere, a suo modo, divertente e coinvolgente, purché lo spettatore sia disposto a sospendere temporaneamente il proprio senso dell’incredulità.

Titolo originale: id.
Regia: F. Gary Gray
Interpreti: Kevin Hart, Gugu Mbatha-Raw, Sam Worthington, Vincent D’Onofrio, Úrsula Corberó, Billy Magnussen, Yun Jee Kim, Viveik Kalra, Jean Reno, Jacob Batalon
Distribuzione: Netflix
Durata: 106′
Origine: USA, 2013

3.5
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