The Mask – Da zero a mito, di Chuck Russell

A trent’anni dall’uscita resta un piccolo cult del genere per l’interpretazione fenomenale del suo protagonista, probabilmente il miglior attore comico della sua generazione. Da oggi in sala.

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Chi è nato tra gli anni Ottanta e Novanta ed è cresciuto guardando ossessivamente la televisione e le VHS, spesso registrate dalla TV, non può che aver avuto alcuni film cardine della propria adolescenza, e soprattutto alcuni volti così visti e rivisti da diventare famigliari. Uno di questi è senza dubbio quello di “gomma” di Jim Carrey, grande attore comico e trasformista che nel 1994 esce al cinema con tre popolari titoli da protagonista: Ace Ventura. L’acchiappanimali, Scemo & più scemo e The Mask – Da zero a mito. Proprio quest’ultimo è il film che lo lancia definitivamente con un grandissimo successo al botteghino da 350 milioni di dollari, diventando il secondo film tratto da un fumetto con il maggior incasso fino a quel momento, dietro il Batman di Tim Burton.

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Liberamente ispirato all’omonimo fumetto della Dark Horse Comics, The Mask – Da zero a mito racconta la storia di Stanley Ipkiss, un triste impiegato di banca che vive solo con il suo simpatico Jack Russell di nome Milo. Vessato a lavoro e sfortunato con le donne, Stan si trascina nel grigiore quotidiano senza alcuna prospettiva, finché non si imbatte in una maschera misteriosa. Una volta indossata avviene la trasformazione in un essere “sfumeggiante” in zoot suit e dal volto verde, capace di violare qualunque legge della fisica e della realtà, ma al contempo diminuisce le inibizioni e amplifica gli aspetti repressi del protagonista. In questo modo The Mask si prende la rivincita sulla sgradevole padrona di casa, compie rapine e si fa valere con criminali e individui di ogni sorta, ma soprattutto riesce nell’intento di sedurre l’abbagliante Tina (Cameron Diaz in un esordio cinematografico a dir poco esplosivo).

Tra il classico cinecomic alla Spider-man e la rivisitazione di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, lo sdoppiamento The Mask/Ipkiss è qualcosa che ritornerà spesso nella carriera cinematografica di Carrey. Io, me & Irene si basa esattamente su un protagonista schizofrenico che presenta due identità opposte, mentre in Se mi lasci ti cancello e The Truman Show la scissione si presenta in maniera più ideale e allegorica. Ma è con Man on the Moon che il confine tra interpretazione e vita reale scompare letteralmente in una simbiosi da cortocircuito, ben raccontata nel documentario Jim e Andy. Oltre a tutto questo, The Mask – Da zero a mito viaggia tra il gangster movie alla Dick Tracy, il musical e il cartoon alla Tex Avery, ampiamente citato nel primo atto da un pupazzo di Slick McWolf e dalle VHS che Stan guarda nel suo appartamento. Allo stesso modo del lupo disegnato da Avery, The Mask è un personaggio assolutamente scorretto e negativo, un vero villain, ed è proprio questo aspetto a renderlo così affascinante. Sebbene il film possa contare su un villain spietato e odioso come Dorian Tyrell (Peter Greene), personificazione del male e nemico ideale di Stanley.

Jim Carrey ha girato personalmente tutti i balletti, ha cantato e ha imparato a convivere con le enormi protesi dentarie necessarie al personaggio. La maschera richiedeva quattro ore di trucco al giorno ma Carrey è riuscito ugualmente a regalare un’interpretazione straordinaria, mantenendo immutate le sue mitiche espressioni facciali con una comicità slapstick molto fisica ed effervescente. Probabilmente questo è l’unico film in cui tutti gli aspetti visivi si adattano e valorizzano davvero la sua performance, compresa la CGI a opera della Industrial Light and Magic di George Lucas.

A trent’anni esatti dall’uscita cinematografica, con nel mezzo un sequel deludente, una serie animata e un videogioco per Super Nintendo, The Mask – Da zero a mito mantiene intatta la comicità demenziale cartoonesca, seconda solo a quella di Chi ha incastrato Roger Rabbit. Resta un piccolo cult del genere per l’interpretazione del suo protagonista, probabilmente il miglior attore comico della sua generazione.

Titolo originale: The Mask
Regia: Chuck Russell
Interpreti: Jim Carrey, Cameron Diaz, Peter Riegert, Peter Greene, Amy Yasbeck, Richard Jeni
Distribuzione: Warner Bros Italia
Durata: 101′
Origine:  USA, 1994

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4
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Il voto dei lettori
4 (2 voti)
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