La guida allo streaming di Dicembre 2022 di Sentieri Selvaggi

Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Dicembre 2022. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV, Sky, Infinity, Chili, Paramount+

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Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, il Pinocchio di Del Toro e White Noise di Baumbach su Netflix, il ritorno del Jack Ryan di Joseph Kosinski su Prime Video, la seconda stagione di Slow Horses su Prime Video ed i cortometraggi di Straub su Raiplay.

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Netflix

 

Guillermo Del Toro’s Pinocchio

Dopo La fiera delle illusioni, Guillermo del Toro porta su Netflix uno dei suoi più noti Passion Project. Quello di Del Toro è, di fatto, il terzo adattamento del romanzo di Collodi nel giro di un paio d’anni, ma quella del regista messicano promette di essere una rilettura personale della storia del burattino che avrebbe voluto diventare un bambino vero. Così Pinocchio non è altro che un nuovo freak borderline in cerca del suo posto nel mondo, nuovo membro della galleria di protagonisti Del Toriani ed il mondo in cui si muove (rigorosamente in stop motion) è quello dell’Italia fascista, quasi un ritorno alle atmosfere inquietanti e inequivocabilmente politiche de La Spina del Diavolo e del Labirinto Del Fauno. Dal 9 Dicembre.

 

 

White Noise

Già di passaggio all’ultimo festival di Venezia, White Noise è l’ambizioso nuovo lungometraggio di Noah Baumbach, che, dopo Storia di un matrimonio cerca il grande salto e, insieme ad Adam Driver, adatta il complesso romanzo omonimo di Don De Lillo su un intellettuale, Jack Gladney, massimo esperto americano di Adolf Hitler che, insieme alla sua famiglia, deve far fronte ad un’improvvisa fuoriuscita di gas tossici che ha coinvolto la cittadina in cui vive. Quella che è, a conti fatti, la prova generale dell’Apocalisse, segnerà anche l’atto finale di una borghesia americana ormai sull’orlo del collasso. Dal 7 Dicembre. Qui la nostra recensione.

 

Glass Onion – A Knives Out Mistery

Alla continua ricerca di proprietà intellettuali da trasformare in franchise, l’attenzione di Netflix è stata attratta da Knives Out piccolo instant cult thriller di Rian Johnson del 2019 i cui diritti la piattaforma ha acquistato a peso d’oro alla fine del 2021. Ora Netflix ha prodotto questo sequel dal piglio antologico, che con il capitolo precedente condivide solo la presenza del carismatico investigatore Benoit Blanc (Daniel Craig). A cambiare è invece l’intero setup dell’indagine, come nei gialli di Agatha Christie. In Glass Onion dunque Blanc è uno degli invitati di un ritiro voluto dal magnate del tech Miles Bron. Su un’isola greca, Bron riunisce infatti tutti i suoi amici e collaboratori con lo scopo di giocare ad una cena con delitto. Quando però gli invitati iniziano a morire davvero, Blanc dovrà dare la caccia al colpevole in una corsa contro il termpo. Dal 23 dicembre. Qui la nostra recensione.

 

Sr.

Un documentario toccante ed essenziale che Robert Downey Jr. dedica a suo padre Robert Downey Sr. scomparso nell’estate del 2021. Spostandosi tra una lunga conversazione con il padre e interviste più mirate a personalità come Alan Arkin e Paul Thomas Anderson, Robert Downey Jr. prova a tracciare un bilancio della carriera del genitore. Dal 2 dicembre.

 

 

Prime Video

 

Jack Ryan –  Stagione 3

Sviluppata da Platinum Dunes, la factory di Micheal Bay, torna con la terza stagione l’affascinante spy thriller ambientato nel mondo letterario di Tom Clancy, tra fantapolitica, e guerre di spie. Jack Ryan, analista della CIA convertito a forza in agente operativo, dopo la fine della seconda stagione è in fuga. L’uomo è sulle tracce di un’organizzazione clandestina legata ai servizi segreti russi che sembra voglia ribaltare i giochi di potere tra stati attraverso un attacco nucleare. Ma gli Stati Uniti hanno optato per il non intervento. Così Ryan, insieme a John Glenn, suo responsabile, deve fermare la cospirazione, evitare di essere catturato dalla sua stessa Agenzia e di essere ucciso dagli agenti russi che gli stanno dando la caccia. Dal 23 dicembre.

 

 

The Bad Guy

Di passaggio al Festival di Torino 2022, The Bad Guy è la nuova serie prodotta in esclusiva per l’Italia da Prime Video con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi. Scritta, tra gli altri, da Ludovica Rampoldi, The Bad Guy si gioca la carta del mix tra il thriller e la commedia nera mettendo al centro del racconto Nino Scotellaro, procuratore antimafia integerrimo che tuttavia, da un giorno all’altro, si ritrova ad essere accusato ingiustamente di aver intrattenuto rapporti con quegli stessi mafiosi che dovrebbe fermare. Una volta condannato, decide dunque di vendicarsi assecondando le dicerie e comportandosi proprio come quei mafiosi a cui è stato avvicinato. Dall’8 dicembre.

 

Falla Girare

Seconda regia di Giampaolo Morelli, Falla Girare è uno scanzonato Heist Thriller nato evidentemente nel solco del lavoro di Sydney Sibilia e Groenlandia con Smetto Quando Voglio, ma che guarda anche all’indie di David Gordon Green e di Seth Rogen. In un prossimo futuro una misteriosa malattia ha praticamente estinto la pianta della marijuana. Nel mondo ne sono rimasti solo due esemplari. Uno lo trova Natan, aspirante influencer che vive alla giornata. Per trarne maggiore profitto, però, ha bisogno che quella pianta si riproduca. Per farlo, necessita di un altro esemplare, custodito nella riserva botanica del Vaticano. Organizzata una banda con altri disperati, il gruppo decide quindi di tentare la rapina della loro vita. Già disponibile, qui la nostra recensione.

 

Nanny

Prodotto da Blumhouse ed interpretato da Anna Diop, Nanny è un thriller horror dalle sfumature politiche che ha per protagonista una tata senegalese impiegata in una famiglia benestante Newyorchese. In attesa dell’arrivo del figlio dall’Africa, la sua esistenza viene però improvvisamente sconvolta dall’irruzione nella sua quotidianità di una presenza violenta che rischia di compromettere la quotidianità che si è faticosamente costruita. Dal 16 dicembre.

 

Disney+

 

Il Mistero Dei Templari – Edge Of History

Prodotta da Jerry Bruckheimer e sviluppata in collaborazione con gli sceneggiatori del franchise originale, Edge Of History è la serie spin off dedicata alla saga avventurosa con protagonista Nicolas Cage nei panni del cacciatore di tesori Ben Gates. In questo caso, però, il focus si sposterà sulla giovane Jess, che da un giorno all’altro si ritrova coinvolta in una caccia al tesoro verso un segreto che la sua famiglia custodisce da secoli. Dal 14 dicembre.

Le Pupille

Prodotto da Alfonso Cuaròn e già di passaggio all’ultimo festival di Cannes, il corto di Alice Rohrwacher è la strenna natalizia d’autore di Disney+ un racconto trasognato ambientato in un collegio femminile e che vede un gruppo di studentesse confrontarsi con i desideri, le paure, gli istinti e l’anarchia. Dal 16 dicembre.

If These Walls Could Sing

Ad un anno da Get Back, Disney+ ospita ancora una storia a suo modo Beatlesiana grazie a questo doc dedicato alla storia degli Abbey Road Studios, culla non soltanto di alcuni dei capolavori del quartetto di Liverpool ma anche di moltissimi dei dischi caposaldo del rock inglese tra gli anni ’60 ed i ’90. If these walls could sing è un racconto emozionale che, tra interviste ed immagini di repertorio prova a restituire la carica emotiva di un luogo così ricco di storia. Dirige Mary McCartney, figlia di Paul. Dal 16 dicembre.

 

The Patient

Dopo The Morning Show, Steve Carrell continua ad esplorare lo spazio dei drama seriosi con questa miniserie dal taglio minimale prodotta da Hulu. Carrell interpreta infatti Alan Strauss, un terapista improvvisamente sequestrato da Sam Fortner (Domnhall Gleeson), un ispettore sanitario che cerca di trattenere in tutti i modi l’impulso di uccidere. A questo proposito Fortner sequestra Strauss, l’uomo più adatto per calmare i suoi istinti. A sviluppare il progetto è Joe Sweiberg, che continua a riflettere sulla dualità dell’individuo dopo la vertiginosa esperienza con The Americans. Dal 14 dicembre.

 

Appletv+

 

Slow Horses – Stagione 2

Torna con la seconda stagione anche la serie spy thriller con Gary Oldman sulla squadra di reietti dei servizi segreti britannici che si trova però, suo malgrado, a essere l’ultimo baluardo per la protezione del mondo conosciuto contro le minacce internazionali. In questa nuova serie di episodi il gruppo, dopo aver sventato un pericoloso attentato su suolo britannico a opera dei suprematisti bianchi torna in gioco quando un veterano dell’intelligence britannica viene ritrovato morto su un autobus. La parola Cicala, salvata sul suo smartphone appena prima di morire svelerà un’operazione attraverso cui i servizi segreti russi hanno infiltrato da anni la società inglese con cellule operative dormienti. Jacksin Lamb e la sua squadra dovrà quindi agire prima di un nuovo attacco alla nazione. Dal 2 dicembre.

 

Emancipation – Oltre la libertà

Il nuovo film di Antoine Fuqua per Apple tv è un drama avventuroso basato sulla storia di Peter il Fustigato, schiavo nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti che dopo essere stato frustato fin quasi in punto di morte, si riprende e riesce a darsi alla fuga. Evitando i cacciatori di taglie sulle sue tracce, arriverà fino al nord e si arruolerà tra gli unionisti. La sua storia, ma soprattutto le immagini del suo corpo martoriato, diverranno una straordinaria arma di propaganda per le sorti della guerra. Dal 9 dicembre. Con Will Smith.

Little America

La terza stagione della serie antologica tratta da un reportage fotografica di Epic Magazine che si concentra su piccole storie dell’America di provincia, in cui centrale è il punto di vista di immigrati che non hanno mai mollato, in costante ricerca della loro strada. Dagli autori di The Big Sick e Masters Of None. Dal 9 dicembre.

 

Paramount+

 

Top Gun: Maverick

Trentacinque anni dopo il primo capitolo, a Joseph Kosinski va il compito di riportare in sala il Maverick di Tom Cruise in un film che possa raccogliere l’eredità del capolavoro di Tony Scott. Con la guerra costantemente fuori campo, il centro di ogni discorso stavolta, prevedibilmente, è il corpo analogico di Tom Cruise, nucleo di un racconto che riflette proprio sul limite umano e, ancor meglio, sull’elemento umano dell’azione scenica. In esclusiva su Paramount+ dal 22 dicembre. Qui la nostra recensione.

 

Tokyo Vice

Tratto dal memoir giornalistico del cronista di nera Jake Edelstein, uno dei pochi gaijin (stranieri) che è riuscito negli anni a lavorare in Giappone e a costruirsi una reputazione professionale, una serie tra il thriller ed il romanzo di formazione con al centro un giovane reporter di un quotidiano di Tokyo che, negli anni ’90, porta avanti un’inchiesta sul sottobosco criminale della Yakuza cittadina. Per farlo, diventa il primo giornalista embedded delle operazioni della buoncostume di Tokyo, seguendo da vicino le indagini della squadra comandata dal detective Hiroto Katagiri. Supervisionata da Michael Mann (che dirige anche i primi due episodi). Già disponibile

 

Tulsa King

Nuovo progetto a firma Taylor Sheridan, che stavolta lavora a quattro mani con un altro veterano come Terrence Winter (I Soprano, Boardwalk Empire) per un crime drama malinconico ma dal retrogusto giocoso tutto retto dal corpo e dall’interpretazione di Sylvester Stallone. Dwight Manfredi è un caporione della mafia Newyorchese ormai fuori dai giochi da tempo perché incarcerato da venticinque anni. Alla fine della sentenza, ormai anziano ma comunque desideroso di tornare in gioco viene incaricato dal suo boss di organizzare una nuova base delle operazioni a Tulsa, in Texas, alla periferia dell’impero e in una zona agli antipodi rispetto alla metropoli Newyorchese. Senza alcun alleato, Manfredi dovrà riunire una nuova squadra, fissare i confini del nuovo territorio e far valere la sua autorità. Dal 25 dicembre.

 

The Tourist

Jamie Dornan è il protagonista di questa serie prodotta dalla BBC che segue l’ormai classica, amatissima formula dei thriller character-driven della rete inglese. Un irlandese viaggia per l’Australia ma improvvisamente ha un incidente d’auto. Risvegliatosi, ferito ma vivo, in ospedale, non ha memoria della sua identità e del perché si trovi lì. Ricostruire la sua identità ed il suo passato rischia però di essere una questione di vita e di morte. Già disponibile.

 

Raiplay

 

Una Squadra

Il primo lungometraggio firmato dal produttore Domenico Procacci è un documentario in sei parti sul prologo e sui momenti subito successivi alla vittoria della coppa Davis 1976 a opera della squadra italiana formata da Nicola Pietrangeli, Corrado Barazzutti, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci. Un racconto sul tennis che diventa riflessione politica sulla necessità di prendere posizione a tutti i costi ed in cui si incrociano le linee del cinema civile, del linguaggio del nuovo documentario sportivo alla The Last Dance e quelle della commedia all’italiana. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

Il Ladro di Cardellini

Nando Paone è il protagonista di questa commedia amara tesa tra il neorealismo e le sue riletture contemporanee a opera soprattutto di Matteo Garrone. Pasquale era una guardia forestale affermata ma dopo la morte della moglie è caduto in una depressione che cura a colpi di alcool e video poker. Lontano dalla famiglia, prigioniero della monotonia, il suo gruppo di amici prova però a salvarlo facendolo partecipare ad una piccola truffa: catturare duecento cardellini, dipingerli di bianco e rivenderli come una specie pregiata. Già disponibile.

West And Soda

Raiplay continua l’omaggio a Bruno Bozzetto con questo West And Soda, giocoso film d’animazione che ripensando il west in chiave grottesca anticipa molto di quello spaghetti western che arriverà solo qualche anno dopo. Quando un malvagio proprietario terriero vuole privare la giovane Clementine dell’unico terreno fertile della zona, la ragazza si farà aiutare dal coraggioso cowboy Johnny a raddrizzare il torto. Già disponibile.

I cortometraggi di Jean-Marie Straub

In occasione della sua scomparsa, Raiplay mette a disposizione dei suoi spettatori/utenti quattro cortometraggi di Jean-Marie Straub, regista resistente, secondo l’amico Serge Daney e tra i registi più radicali della Nouvelle Vague. Nella selezione, segnaliamo sopratutto La France Contre Le Robots, uno degli ultimi progetti di Straub, girato durante il lockdown. Già disponibile.

 

 

Sky

 

His Dark Materials – Stagione 3

Stagione conclusiva della serie tratta dalla trilogia di romanzi fantasy di Philip Pullman che immagina una guerra tra l’umanità, le creature magiche e l’Autorità una misteriosa organizzazione scientifico-religiosa con mire dittatoriali.

Sotto l’egida a quattro mani di BBC ed HBO la narrazione riprende dal finale della seconda stagione, con l’Eletta Lyra e Will, il custode della Lama Sottile, unirsi dopo il viaggio interdimensionale per salvare definitivamente il mondo a qualsiasi costo. Dal 21 dicembre.

 

Una Spia Tra Noi

Uno spy thriller con Damian Lewis (già veterano del genere, è infatti il sergente Brody di Homeland) e Guy Pierce che, a partire dal saggio omonimo di Ben MacIntyre, ricostruisce la storia dell’agente di sicurezza britannica Kim Philby e della sua lunga amicizia con Nicholas Elliott. Elliott, per anni, ignorò i legami di Philby con l’Unione Sovietica che lo resero uno dei doppigiochisti più utili al governo di Mosca. Dal 16 dicembre.

 

The Hanging Sun

Groenlandia si lancia nel thriller scandinavo con quest’adattamento dell’omonimo thriller di Jo Nesbo. John è in fuga dopo uno sgarro di troppo commesso nei confronti del boss per cui lavorava (che è anche suo padre) e si rifugia nel profondo nord. Qui troverà l’amicizia e la complicità Lea, una vedova sopravvissuta ad una relazione violenta e di suo figlio Caleb. I due si riveleranno alleati essenziali quando le maglie del boss di John si stringeranno su di lui. Forse rigido ma comunque affascinante. Con Alessandro Borghi. Dal 12 dicembre. Qui la nostra recensione.

 

Ambulance

Non ai livelli di certe vette come 13 Hours ma l’ultimo film di Michael Bay è comunque un fenomenale exploit concettuale e registico, un vertiginoso film quasi d’interni, minimale, diretto, a tratti retrò, ma, soprattutto, uno straordinario strumento narrativo, che ricombina costantemente le sue coordinate per inglobare in sé praticamente tutte le traiettorie dell’action passato e presente. Con Jake Gyllenhall. Dal 19 dicembre. Qui la nostra recensione.

 

 

Chili

 

I crimini di Emily

Aubrey Plaza è la protagonista di un thriller che prova a ritornare sulla lezione offerta dai Safdie Brothers con Uncut Gems e a mettere quel ritmo narrativo indiavolato e quell’atmosfera senza speranza a sistema. Emily è una giovane senza prospettive. Alla disperata ricerca di un lavoro e con la fedina penale sporca a causa di un errore apparentemente di poco conto si fa coinvolgere dall’amico Youcef in una truffa con delle carte di credito rubate che dovrebbe filare liscia come l’olio. L’ingresso della giovane nel mondo criminale avrà, però conseguenze impreviste. Già disponibile.

 

Santa Maud

Un horror minimale che è anche un pamphlet sugli abissi dell’estremismo religioso. Maud è un’infermiera che assiste malati terminali caratterizzata da uno straordinario fervore religioso. Si lega in modo particolare ad Amanda, la sua ultima paziente, che vorrebbe coinvolgere nelle sue preghiere convinta del loro potere salvifico e di essere, per certi versi, un’emissaria del Signore. Amanda, però, rifiuta le sue attenzioni e, lentamente, sembra prendersi gioco della donna. Maud, delusa, comincia ad avere un rapporto altalenante con la fede fino a sprofondare in una tremenda follia. Già disponibile.

 

The Outfit

Mark Rylance è protagonista di questo thriller in punta di penna, tutto primi piani e setup teatrale su un sarto che opera nella Londra anni ’50 e che sceglie di chiudere un occhio quando una famiglia mafiosa elegge la sua bottega a luogo di riunione e malaffare. Quando però il suo assistente si ritrova coinvolto in una storia più grande di lui, l’uomo non vorrà più stare a guardare. Già disponibile.

 

MUBI

 

Rassegna Lee Chang Dong

Nel mese di dicembre Mubi inizia una rassegna al cinema di Lee Chang Dong. Si parte con due film fondamentali della sua filmografia, Poetry (dal 10 dicembre) e Burning (dal 24 dicembre).

 

Un Sogno Chiamato Florida

Mubi ospita il film che ha fatto conoscere Sean Baker al panorama internazionale, un racconto sui non luoghi della California (o, meglio, sul Sogno Americano come supremo non-luogo) che distrugge e ripensa da zero tutto l’immaginario indie codificato fino a quel momento. Dal 25 dicembre. Qui la nostra recensione.

 

How To Talk To Girls At Parties

Tratto da un racconto di Neil Gaiman, un romanzo di formazione scanzonato che si muove a ritmo di punk e glam rock senza curarsi troppo delle conseguenze. Nella Londra dei Sex Pistols il timido Enn si imbuca nel party della bella e popolare Boadicea, ma prima di potersi dichiarare alla ragazza si rende conto che le ragazze appena conosciute sono aliene provenienti da un altro mondo e pronte a conquistare la Terra. Qui la nostra recensione. Dal 18 dicembre.

 

The Big Sick – il matrimonio si può evitare…l’amore no.

Prodotto da Judd Apatow e nutrito fin nel profondo dallo spirito anarchico della stand up comedy, The Big Sick riflette sul multiculturalismo contemporaneo a partire dalla storia di Kumail, Newyorchese ma originario del Pakistan autista di giorno e comico di notte. I genitori di Kumail vorrebbero per lui un tradizionale matrimonio combinato ma un giorno il ragazzo si innamora dell’americana Emily. Sballottato dalla nuova consapevolezza, Kumail dovrà fare i conti con l’improvvisa malattia della ragazza, una prova d’amore che convincerà anche i genitori delle sue buone intenzioni. Qui la nostra recensione. Dal 30 dicembre.

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