La guida allo streaming di Ottobre di Sentieri Selvaggi

Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Ottobre. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV, Sky, Tim Vision, StarzPlay, Infinity, Chili

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Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, tra gli altri, l’ultimo film di Antoine Fuqua con Jake Gyllenhall, la nuova stagione di Welcome To The Blumhouse, l’atteso documentario di Todd Haynes sui Velvet Underground su Apple tv+ ed il nuovo capitolo dello zombieverse di Zack Snyder su Netflix.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Netflix

 

The Guilty

Dopo il passaggio all’ultimo festival di Toronto arriva, in esclusiva su Netflix, un prodotto forse insolito nella filmografia di uno specialista dell’action come Antoine Fuqua. Remake dell’omonimo film danese, la pellicola vede Jake Gyllenhall interpretare un detective degradato ad operatore del call center per le emergenze incappare per caso nella strana richiesta d’aiuto di una donna che dice di essere stata rapita. Dovrà riuscire a salvarla solo attraverso l’uso della tecnologia e di aiuti esterni, senza potersi muovere dalla sala in cui si trova, il tutto mentre i dintorni della città sono preda di un violento incendio. Una sintesi tra cinema pop e teatro che prova a trovare la quadra tra etica scandinava e pragmatismo americano. Dal 1 Ottobre.

guida allo streaming Ottobre

 

Army Of Thieves

Secondo tassello dello sgangherato ma interessante ZombieVerse di Zack Snyder, Army Of Thieves è una sorta di prequel-spin off della serie principale, che arriva su piattaforma meno di sei mesi dopo il primo capitolo, Army Of The Dead. Lo scassinatore Ludwig Dieter, uno dei membri della squadra che farà irruzione nella Las Vegas ormai conquistata dagli zombi, allo scoppio dell’epidemia viene ingaggiato da una donna misteriosa per portare a termine, insieme ad un altro team, un colpo apparentemente impossibile. Produce, ovviamente, Zack Snyder e dirige lo stesso Matthias Schweighöfer, interprete di Dieter. Dal 29 Ottobre.

 

Maid

Una serie che segnaliamo soprattutto per l’interessante casting, che vede duettare sulla stessa scena la veterana Andie MacDowell e la figlia, l’astro nascente Margaret Qualley, impegnate in un racconto di formazione dalla forte impronta sociale. Tratta dall’autobiografia omonima di Stephanie Land, la serie racconta le vicissitudini di Alex, una madre single che, in fuga dal marito violento, per sbancare il lunario e, soprattutto, per garantire un futuro a sua figlia, accetta un lavoro come addetta alle pulizie, attraverso cui si confronterà con le storture della borghesia americana. Dal 1 Ottobre

 

Colin In Bianco E Nero

Tra Black Culture, Doc ed autofiction, Ava Duvernay torna su Netflix per raccontare in sei episodi la storia di Colin Kaepernick, quarterback ed attivista che nel 2016, inginocchiandosi durante l’inno americano, diede simbolicamente il via al movimento Black Lives Matter. A incaricarsi del racconto lo stesso Kaepernick, che proverà a trovare il bandolo della matassa della propria identità complessa, radicata nella blackness ma influenzata dalla famiglia bianca con cui è cresciuto. Dal 29 Ottobre.

 

 

Prime Video

 

So Cosa Hai Fatto

Come in un cerchio che si chiude, Prime Video unisce l’horror postmoderno degli anni ’90 con le sue riletture d’autore nel cinema contemporaneo. Il film cult degli anni ’90, nato sulla scia delle riletture del genere a opera di Wes Craven diventa una serie tv curata, tra gli altri, anche da James Wan. Al centro del racconto, un gruppo di adolescenti la cui esistenza viene sconvolta dopo che il terribile segreto che li ha uniti viene a galla a distanza di un anno dai fatti. Sarà l’inizio di una spirale di violenza che sarà difficile fermare. Dal 15 Ottobre.

 

Welcome To The Blumhouse – Stagione 2

Ad un anno di distanza torna con la seconda stagione il progetto Welcome To The Blumhouse, progetto attraverso cui Jason Blum e Amazon distribuiscono su piattaforma lungometraggi horror inediti di giovani autori il cui approccio è consonante a quello della casa di produzione indipendente più in vista del cinema horror contemporaneo. Stavolta i quattro progetti selezionati sono Bingo Hell (in cui un gruppo di anziani che prova a strappare l’amata sala bingo in cui si riunisce alle forze del male), Black As Night (su una giovane cacciatrice di vampiri a New Orleans), Madres (horror latino su una donna vittima di visioni demoniache) e The Manor (su un’infermiera che proverà a spezzare la maledizione della casa di riposo in cui lavora). I primi due film verranno distribuiti il 1 Ottobre, gli ultimi due saranno disponibili dal 8 Ottobre.

 

Maradona: Sogno Benedetto

L’Argentina si lancia nel sistema dei biopic scomodando, ovviamente, una delle sue icone più potenti e sfruttando il momento d’oro del racconto sportivo in forma seriale. La figura di Maradona verrà raccontata, in campo e fuori, spostandosi tra le luci e le ombre, dalle origini alla conquista del mondiale per l’Argentina nell’86. A Nazareno Casero, Juan Palomino e Nicholas Goldschmidt il compito di dare corpo alle tre età del campione argentino, mentre la regia degli episodi ambientati in Italia sarà affidata ad Edoardo De Angelis. Dal 29 Ottobre.

 

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AppleTv+

 

Invasion

Simon Kingberg (uomo di fiducia di Bryan Singer) cura questa serie che torna ad attraversare i territori della sci-fi con un’impronta tra l’umanesimo Spielberghiano e la Complex Tv contemporanea. Al centro di Invasion c’è la coralità di punti di vista e situazioni attraverso cui verrà raccontata un’improvvisa invasione aliena sulla Terra. Da Hong Kong al Texas, dagli impianti di ricerca scientifica ai deserti dell’Iraq. Dal 22 Ottobre.

 

The Velvet Underground

Un documentario d’autore con cui Todd Haynes fa il punto sull’avventura dei Velvet Underground, dall’amicizia con Warhol alle radici protopunk, passando per le sperimentazioni di Nico e John Cale. A curare il documentario anche i membri rimasti del gruppo, dallo stesso Cale a Maureen Tucker.

 

Beastie Boys Story

Uno dei documentari musicali più interessanti del 2020 è un curioso esperimento a firma di Spike Jonze che riunisce su un palco teatrale gli amici Mike D e AdRock per raccontare la storia del rivoluzionario gruppo hip hop (e del regista che ne ha plasmato l’immaginario visivo) in uno spettacolo dal vivo che incrocia auto fiction, stand up comedy e racconto documentario tradizionale. Al centro del progetto, il desiderio dei membri del gruppo di fare i conti con certi lati oscuri del loro passato comune e con la presenza al contempo affettuosa ed ingombrante del compianto Adam Yauch. Già disponibile.

 

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The Banker

Anthony Mackie, Nicholas Hoult e Samuel L. Jackson sono i protagonisti di uno dei primi film distribuiti sulla piattaforma ma attraverso cui già si intuiva l’approccio Highbrow alla selezione del catalogo da parte di Apple. La storia è quella, vera, di Bernard Garrett, imprenditore immobiliare afroamericano che, nell’America degli anni ’50, non riesce ad entrare nei giri di affari più redditizi per via del colore della sua pelle. Si farà sostituire da un complice bianco nelle trattative e attraverso di lui contribuirà a contrastare la segregazione abitativa dei neri e arriverà ad acquistare una banca per agevolare i loro investimenti immobiliari. Già disponibile.

 

Disney+ e Star

 

Free Guy

Arriva On Demand a meno di un mese e mezzo dall’uscita in sala in Italia uno dei più interessanti blockbuster estivi della stagione appena trascorsa. Ryan Reynolds è Guy, un Personaggio Non Giocante all’interno di un gioco di ruolo online che, invece di accettare la sua natura di oggetto inerte sceglie di diventare l’eroe della sua personale avventura, acquisendo coscienza propria ed aiutando un’altra giocatrice a salvare il mondo in cui vive. Dirige Shawn Levy ma soprattutto scrive Zak Penn, cantore della gamification al cinema a partire da Ready Player One. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Wendy

Benh Zeitlin torna dopo otto da Re Della Terra Selvaggia con un altro racconto di formazione che intreccia, nuovamente, la sua strada, con quella del mito. Stavolta si parte dalla letteratura. La Wendy del titolo è infatti la co-protagonista del Peter Pan di J.M. Barrie, qui al centro di una rilettura del romanzo ambientata in uno spazio quasi purgatoriale, un non luogo in cui si indovinano alcune vestigia della contemporaneità, dai binari del treno ai cellulari ma che di base è il teatro ideale per raccontare la crescita di una ragazzina chiamata a separarsi da ciò che rappresenta la sua infanzia. Dal 29 Ottobre, qui la nostra recensione

 

Reservation Dogs

Arriva anche in Italia il piccolo caso dell’Estate seriale appena passata. Creata da Sterlin Harjo e Taika Waititi, Reservation Dogs racconta la quotidianità di un gruppo di giovani indiani dell’Oklahoma che vivono in una delle tante riserve di nativi dello stato. Tra ironia caustica e sguardo disincantato, la serie è uno spaccato della complessa situazione socioculturale dei nativi nell’America contemporanea, tra piccola delinquenza e costante desiderio di trovare la propria indipendenza al di fuori di quel territorio sicuro che pare sempre più una prigione. Dal 13 Ottobre.

 

The Empty Man

Un piccolo caso del cinema di genere del 2020 arriva finalmente su Star. The Empty Man è l’esordio dietro la macchina da presa di David Prior, che oltre a dirigere il film l’ha anche scritto e montato. Più interessante della storyline in sé (si tratta di un folk horror dalle tinte thriller che vede un poliziotto dare la caccia alla setta di occultisti che gli ha ammazzato moglie e figlio) è senz’altro il passo adottato da Prior nello storytelling del film: citazionista, costantemente pronto a riscrivere le atmosfere del racconto, in costante bilico tra mix di generi agli antipodi per un crogiolo di input e sensazioni mai così vivace. Dal 8 Ottobre.

 

Raiplay

 

11 Minutes

Straordinario gioco concettuale di Jerzy Skolimowski, che nel 2015 racconta un’umanità variegata la cui esistenza finisce sconvolta nell’arco di soli undici minuti. Nasce come una riflessione sull’ineluttabilità del caso nelle nostre vite ma è soprattutto una sorta di saggio sul decadimento dell’immagine, che trasmigra, si trasforma, si depotenzia per tutto il film, tra gli schermi dei tablet, le parentesi neorealiste e le parentesi videoclippare. Già disponibile, qui la nostra recensione.

 

The Front Runner – Il Vizio Del Potere

L’ultimo film di Jason Reitman è un biopic dedicato al senatore democratico Gary Hart, che durante la campagna per le primarie di partito del 1988, si ritrovò al centro di uno scandalo sessuale che minò la sua reputazione ed il destino della sua corsa politica. Il racconto biografico sarà il pretesto per un racconto ben piantato nel cinema politico della New Hollywood che però si pone come una sorta di prologo al contemporaneo #metoo. Con Hugh Jackman. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Widows – Eredità Criminale

Dopo il racconto impegnato ed il dramma vicino all’impianto teatrale, Steve McQueen mette la sua regia elegante e minimale all’inatteso servizio di un action thriller che cerca l’equilibrio tra dinamismo, introspezione psicologica e indagine sociale. Le mogli di una squadra di rapinatori professionisti scelgono di terminare il colpo che è costato la vita ai propri mariti, non sapendo, però, di doversi scontrare con un imprenditore senza scrupoli. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

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Source Code

Un thriller sci-fi, diretto da Duncan Jones e con protagonista Jake Gyllenhall, che colpisce perché si tratta di uno dei primi esempi di un cinema contemporaneo che torna a esplorare quell’idea di loop che sarà sempre più usata dall’intrattenimento per spiegare il modo in cui lo spettatore fa esperienza del tempo reso liquido dal digitale. Il capitano dell’aeronautica Colter Stevens deve indagare su un attentato avvenuto su un treno in corsa. Per farlo, usa una tecnologia sperimentale che gli fa assumere il punto di vista di uno dei passeggeri vittima della tragedia. Da questa prospettiva avrà solo otto minuti per scoprire tutto quello che può prima che scoppi la bomba, usando poi quanto avrà appreso nell’iterazione precedente all’interno del nuovo loop per portare avanti la sua inchiesta. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Sky

 

Collective

Candidato al premio Oscar 2021 come miglior film internazionale per la Romania, Collective è un rigoroso documentario che segue le indagini della squadra di giornalisti d’inchiesta impegnata a fare luce sulla tragedia dell’incendio del Colectiv, un locale notturno romeno. Tra cinema civile, racconto del reale e interferenze del Genere. Già disponibile On Deman. Qui la nostra recensione.

 

Lovely Boy

Presentato all’ultimo festival di Venezia, il ritorno di Francesco Lettieri al lungometraggio è un film che prosegue l’esplorazione delle traiettorie e delle intersezioni tra cinema e videoclip da parte del regista. Lovely Boy è un racconto di formazione con protagonista Nic, un trapper romano che, all’apice del successo, è un tossicodipendente vittima di problemi autodistruttivo. Proverà a ritrovare sé stesso frequentando una comunità in Trentino Alto Adige, muovendosi all’interno di un racconto che unirà le suggestioni del videoclip allo sguardo realista. Dal 4 Ottobre. Qui la nostra recensione.

 

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American Rust

Un racconto seriale a forti tinte thriller direttamente dalla Rust Bell della Pennsylvania, una delle zone più complesse nel contesto socioculturale e culla di certi sentimenti Trumpiani. Il punto di vista della narrazione è quello dello sceriffo Del Harris (Jeff Daniels), chiamato ad indagare per scagionare dall’accusa di omicidio il figlio della donna che ama. Dal 25 Ottobre.

 

American Crime Story: Impeachment

Ryan Murphy torna a rileggere i lati oscuri del mito americano con la terza stagione del progetto antologico complementare alle sue Horror Stories. Dopo aver ricostruito il caso OJ Simpson riflettendo sulle morbosità dei media e aver raccontato l’omicidio Versace analizzando l’ambiguo finale dell’edonismo anni ’80, ora al centro del racconto c’è il Sexgate, lo scandalo che ha coinvolto il presidente Clinton e la stagista Monica Lewinski, prologo mediatico a quelli che saranno i futuri movimenti #metoo. Dal 19 Ottobre.

 

Timvision

La Truffa Dei Logan

Soderbergh riattraversa i territori dell’heist movie sofisticato come ai tempi della trilogia di Danny Ocean ma stavolta il suo sguardo è profondamente politico, legato a doppio filo ad una riflessione su quel profondo sud degli Stati Uniti, su quegli uomini e su quei valori che hanno aperto le porte all’ideologia Trumpiana. Nel gioco ricombinatorio e satirico finiscono Jimmy e Clyde Logan (Channing Tatum ed Adam Driver), due fratelli che un giorno decidono di rapinare il Charlotte Motor Speedway durante l’annuale, affollatissima corsa della NASCAR (forse l’icona sportiva di certa American Way Of Life). Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Pig

Una sorta di esperienza laboratoriale ricchissima di cose da dire in termini di linguaggio ed attorialità. L’esordiente Michael Sarnoski firma un thriller in minore con uno splendido Nicolas Cage nei panni di un rinomato chef che vive isolato nella campagna americana dopo la morte della moglie. La sua unica compagnia è quella di un maiale da tartufo che lo accompagna nelle ricerche di materie prime utili alle sue ricette. Quando una banda di malviventi ruberà il maiale, l’uomo si lancerà in una caccia senza quartiere alla ricerca dei colpevoli, muovendosi in uno spazio narrativo che ricombina i tratti degli action alla John Wick ma piuttosto che esplodere in parentesi action preferisce riflettere sul fuori scena, sul senso di colpa, sulla rielaborazione del lutto. Già disponibile.

 

Suicide Squad – Missione Suicida

La Warner rilancia il team di supercriminali al servizio del bene della Dc, già protagonista dello sfortunato film di David Ayer del 2016 con un progetto a metà tra il sequel ed il reboot curato dall’enfant prodige della Troma James Gunn. Il Suicide Squad di Gunn incrocia il cinema blockbuster e ciò che potrebbe essere il cinema pop se lasciasse andare un po’ di più i suoi ormeggi. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

A Quiet Place II

John Krasinski torna con il secondo capitolo della saga postapocalittica di cui è creatore e regista. Evelyn Abbott prosegue la sua fuga insieme ai figli Marcus e Reagan attraverso l’America ormai in ginocchio dopo l’invasione degli alieni senza vista ma con un udito potentissimo. Grazie all’aiuto, pur riluttante, del sopravvissuto Emmett, il gruppo scopre l’esistenza di un’isola da cui la vita potrebbe ripartire. Tra le pieghe del survivor horror prosegue la sempre centrata riflessione di Krasinski sulla rieducazione alla percezione autentica nel contesto digitale e sul ruolo del cinema pop come aggregatore di solitudini. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Chili

Il Cattivo Poeta

Il film prodotto da Matteo Rovere probabilmente non riesce a raccontare gli ultimi anni di Gabriele D’Annunzio, quelli in cui rigetta gli estremismi del passato, ma Il Cattivo Poeta rimane comunque un prodotto degno d’interesse, caratterizzato da una forma rigorosa e da un’interpretazione perfettamente centrata di Sergio Castellitto nel ruolo del Vate. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Frammenti Dal Passato – Reminiscence

Al primo lungometraggio Lisa Joy (che con il marito Jonathan Nolan è creatrice del Westworld di HBO) scrive e dirige un noir dalle tinte sci-fi perfettamente a cavallo tra Dick e Ballard, in cui un investigatore che scava nei ricordi dei suoi clienti per risolvere i casi (Hugh Jackman) si immerge nella ricerca di una misteriosa Dark Lady sullo sfondo di una Miami ormai ridotta a città fantasma sommersa dalle acque. Forse gioca troppo con alcune reliquie dell’immaginario fantascientifico (da Strange Days a Blade Runner, passando per Inception) ma risulta comunque un thriller profondamente affettuoso nei confronti dell’immaginario neo-noir anni ’80. Qui la nostra recensione. Già disponibile.

 

Run

Rigido ma interessante thriller dell’indo-statunitense Aneesh Chaganty, che dopo lo splendido e coraggioso Searching, torna nei ranghi delle convenzioni narrative con un progetto dal piglio quasi Hitchcockiano. Chloe è un’adolescente in sedia a rotelle che vive con la madre iperprotettiva. Vorrebbe andare a liceo, confrontarsi con i coetanei ma ormai sembra essersi arresa ad una madre che la fa vivere in un’atmosfera ovattata solo perché “vuole il suo bene”. Tutto cambia, però, quando la ragazza scopre di assumere medicinali sospetti, che la portano a mettere in dubbio la sua reale condizione. Al centro del racconto l’esordiente Keira Allen e Sarah Paulson, che attraverso la sua prova attoriale riesce a reggere da sola tutto il film. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Dark Night

Prima di Funny Face, film sorpresa del circuito collaterale Le Stanze Di Rol a Torino 2020, Tim Sutton gira quest’altro splendido racconto di solitudine e decadenza che ricostruisce in forma minimale il tragico massacro di Aurora del 2012, in cui un giovane armato uccise 12 persone prima della proiezione di The Dark Knight Rises di Christopher Nolan. L’orrore è sempre tenuto fuori campo, suggerito ma mai esplicitato, mentre il film rimbalza continuamente tra i punti di vista delle vittime e del carnefice in una giornata apparentemente come le altre. Sullo sfondo, l’opprimente ed angosciosa provincia americana e una commistione letale tra disagio sociale e libero accesso alle armi da fuoco. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Infinity

 

Sognando A New York – In The Heights

Progetto di poco precedente allo straordinario Hamilton che ha consacrato Lin-Manuel Miranda tra gli autori più interessanti del musical contemporaneo, In The Heigts è una sorta di progetto del cuore per l’autore portoricano, che orchestra una storia completamente ambientata nella comunità latina di Washington Heights, tra giovani in cerca di fortuna, amore, delusioni e successi. A dirigere quest’adattamento cinematografico è Jon Chu, che mitiga i sottotesti politici dell’opera e preferisce concentrarsi sulla dimensione spettacolare della performance, giocando con gli spazi, i colori, le forme dei danzatori ma soprattutto con un intero immaginario classico, tra Gene Kelly e West Side Story. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Rocketman

Già regista (subentrato in itinere) di Bohemian Rhapsody, con Rocketman Dexter Fletcher gira una sorta di luminoso contraltare al più imbolsito ed impacciato biopic su Freddie Mercury. La biografia di Elton John è un musical vivacissimo, che gioca con i registri e si diverte ad aprire parentesi virtuosistiche, riuscendo a conservare un invidiabile equilibrio tra la spettacolarità ed il racconto sincero delle luci e delle ombre di un’icona pop. Con Taron Edgerton. Già disponibile, qui la nostra recensione.

 

L’Inganno

Sofia Coppola firma il coraggioso remake de La notte brava del soldato Jonathan appropriandosi completamente del testo di partenza a inserendolo nelle sue coordinate stilistiche. Il risultato è un racconto che preferisce concentrarsi sul desiderio dei personaggi piuttosto che sulle pulsioni erotiche, sugli sguardi, i gesti, con cui le allieve del collegio di Miss Martha squadrano il soldato McBurney (Colin Farrel), centro di un film quasi senza peso, che guarda al Renoir de La Grande Illusione ma anche a Picnic Ad Hanging Rock.Già disponibile, qui la nostra recensione.

 

Barry Seal

Doug Liman firma forse il suo film più ambizioso con questo biopic action dedicato al pilota che, tra gli anni ’70 ed ’80, aiutò Pablo Escobar a contrabbandare droga negli Stati Uniti e, allo stesso tempo, venne ingaggiato come trafficante d’armi dalla C.I.A. Un racconto massimalista che fa a pezzi il sogno americano giocando con la fisicità di Tom Cruise ma, soprattutto, con i linguaggi ed i formati, tra la serialità di Narcos, la fotografia acida, la sempre presente voce offscreen del narratore ed il dialogo/confessione del protagonista ad una telecamera VHS, come il Walter White di Breaking Bad, a metà tra il memento mori e la destrutturazione dell’icona Cruise. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Mubi

Pino

Walter Fasano, montatore e storico collaboratore, tra gli altri, di Luca Guadagnino, firma un documentario di montaggio dedicato a Pino Pascali artista concettuale di rottura nell’Italia degli anni ’60, morto tragicamente in un incidente nel 1968. Ora, il museo di Polignano a Mare (città d’origine dell’artista) ha acquistato la sua opera Cinque Bachi Da Seta ed un Bozzolo ed è pronto ad esporla. Fasano segue il delicato allestimento dell’esposizione e a partire da esso racconta per immagini fisse (per la maggior parte foto scattate dallo stesso Pascali) la vita dell’artista, scartando continuamente dalle forme del biopic e creando uno spazio narrativo evocativo in cui spazio e tempo si cancellano. Dal 3 Ottobre Qui la nostra recensione.

 

Pulse

Pietra miliare del J-Horror degli anni ’00, Pulse utilizza le dinamiche del genere per entrare a gamba tesa nelle ambiguità del contesto socioculturale giapponese all’alba del nuovo millennio, tra solitudine, isolamento e rapporto ossessivo e simbiotico con il nascente internet di consumo. Un gruppo di studenti universitari inizia ad indagare su alcune zone poco battute del cyberspazio quando scopre una serie di suicidi apparentemente inspiegabili svelano l’esistenza di un sito che permetterebbe di aprire un canale di comunicazione con l’aldilà. Dal 31 Ottobre.

 

Le Quattro Volte

Presente in questi giorni in sala con Il Buco, Mubi propone a ottobre il film che ha fatto conoscere al pubblico lo straordinario cinema contemplativo di Michelangelo Frammartino. Le Quattro Volte è una riflessione sulla vita, sulla morte ma soprattutto sui mutamenti della materia attraverso lo scorrere del tempo. L’occhio della macchina da presa indaga, analizza e si sofferma su un vecchio pastore, su una capra, a partire dalla sua nascita, su un albero, che successivamente verrà tagliato e si trasformerà in carbone (quarto segmento del progetto). Dal 9 Ottobre. Qui la nostra recensione.

 

Sommersault

Una buona occasione per riflettere sul costante dialogo tra cinema pop e d’autore e, conseguentemente, sulla complessa strategia di progettazione del Marvel Cinematic Universe. Sommersault è l’esordio d’autore di Cate Shortland, la regista di Black Widow, ma è soprattutto un film in cui sono già presenti molte delle linee tematiche centrali nel suo cinema e che riemergeranno anche nel blockbuster Marvel. Sommersault è infatti un racconto di formazione con al centro una ragazza “sperduta”, Heidi, che dopo aver sedotto il compagno della madre scappa di casa e si nasconde in una stazione sciistica, che diventerà il teatro della sua educazione sentimentale. Dal 21 Ottobre.

 

Focus Jacques Demy

Segnaliamo, inoltre, il focus della piattaforma dedicato a Jacques Demy, autore centrale della Nouvelle Vague, omaggiato da Mubi attraverso due dei suoi capolavori: Lola – Donna Di Vita (dall’8 Ottobre) e Les Parapluies De Cherbourg (dal 15 Ottobre).

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